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20.2 Leggende sulle origini della festa
In un'estate torrida un contadino, che sul suo carro tornava dalla campagna verso la Civita, incontra una donna bellissima, poveramente vestita. Ella gli chiede di darle un passaggio sul carro: il contadino esita, in quanto il costume materano proibisce a due adulti di sesso diverso di restare da soli senza testimoni.

Ma la donna è così sofferente che egli decide di farla salire, a patto che scenda prima dell'abitato, affinché nessuno si accorga di quel comportamento fuori dalle regole.

La fanciulla, però, prima di scendere dal carro affida al contadino un messaggio per il Vescovo: improvvisamente scompare lasciando miracolosamente un'immagine sacra.

 
 
Carro trionfale

Particolare del carro trionfale

 
 
Carro trionfale

Il carro trionfale

Nel messaggio la Madonna rivela di essere venuta a Matera e di volervi rimanere: quando il vescovo e tutto il Capitolo vengono portati dal pover' uomo lì dove la Madonna era scomparsa, il misero traino si trasforma in un carro trionfale, dove viene posta la sacra icona e trasferita in Cattedrale dopo che il carro ha fatto tre giri intorno alla piazza. Un'altra versione parla di un furto da parte dei Saraceni della statua miracolosa (tutte le leggende parlano ora di un quadro ora di una statua): i pastori, però, li inseguirono e salvarono l'immagine di Maria. Volevano portarla di nuovo in città, ma essendo solo poveri pastori, non sapevano come fare: la Madonna apparve allora su un carro trionfale, suggerendo così ai pastori la costruzione di un veicolo per riportare a Matera la sua effigie.

Un'altra leggenda ancora varia il tema dei saraceni: per ingannare gli infedeli, i pastori posero la statua non sul carro addobbato ma su uno, carico di fieno. Quando i Saraceni attaccarono, distrussero un carro vuoto mentre la Madonna entrava trionfalmente in Matera. E' a questo che si ricollegherebbe la distruzione del carro che ogni anno conclude la processione davanti alla cattedrale: il gesto iconoclasta è da leggere come sopravvivenza di culti pagani o sarebbe derivato dagli Albanesi, o dagli Schiavoni, presenze antiche in Matera.

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