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1.1 Nasce la Basilicata
Nel 1663 Matera divenne sede della Regia Udienza di Basilicata perché il governo spagnolo aveva scelto di far sentire in maniera più congrua il controllo dello stato. Fino ad allora la dipendenza amministrativa dalla Provincia di Salerno aveva reso la Basilicata terra di conquista di potenti feudatari, accentuando il particolarismo e l'isolamento dei centri abitati. La Regia Udienza a Matera significava invece la presenza di autorità, di funzionari dei tribunali, di truppe di polizia, di amministratori; tutto ciò avrebbe arginato o disturbato i tradizionali centri di potere locali.

La Regia Udienza Provinciale dette il nome di Basilicata a tutto il territorio materano che fino ad allora era stato parte della Terra d'Otranto e contribuì, dalla seconda metà del '600, ad un nuovo rilancio attraverso un aumento demografico la realizzazione di nuove costruzioni e la nascita di una nuova classe di professionisti. A fine '600 si assistette quindi non solo ad un generale arricchimento del centro urbano, grazie alle nuove costruzioni, ma anche al configurarsi delle nuove linee di uno sviluppo continuato poi fino al sec. XIX

 
 
La Terra d'Otranto

La Terra d'Otranto

 
 
La Terra d'Otranto: in un'altra stampa d'epoca

La Terra d'Otranto: in un'altra stampa d'epoca

Nel '700 il popolamento dei Sassi conobbe un ulteriore e definitivo impulso: nel Sasso Barisano le abitazioni arrivarono a 800, 800 nel Caveoso, 200 nel rione Casalnuovo per un numero complessivo nell'area cittadina di 2.200. Dunque oltre l'80% delle dimore di Matera era localizzato nelle conche dei Sassi. Le nuove esigenze economiche della città determinarono un nuovo centro urbano: la piazza della Fontana diventò sede della Fiera di S. Lorenzo e per 6 giorni ogni anno in coincidenza con quel mercato sorgevano baracche di legno per la vendita delle merci.

Compiuta l'integrazione urbana dei Sassi alla Civita, cominciava lentamente ma inesorabilmente un'altra differenziazione di tipo sociale e culturale.

 

Nasceva proprio nel secolo dei lumi la questione dei Sassi come problema di decadenza sociale in una mutata organizzazione cittadina. La parte alta e quella bassa della città si differenziavano profondamente: il centro storico della Civita si distingueva dalla parte "molle" e contadina dei Sassi e la condizione contadina - per la prima volta - sorgeva come questione, come problema.

L'ambizione cittadina di Matera, alimentata dalle nuove funzioni amministrative, fu pagata soprattutto dai ceti medi e popolari: la città, allentando i rapporti con i centri pugliesi ed assumendo un carattere economico più accentuatamente agricolo-pastorale, metteva in ombra gli interessi mercantili ed artigianali. Nel '700 non operavano più, ad esempio, gli intagliatori che nel 1621 avevano lavorato alle stupende cornici nella Basilica di S. Nicola di Bari.

 
 
ubicazione geologico-regionale dell'area di matera

Cornice lignea intagliata

 
 

Sino al 1750 gli artigiani ed i bottegai furono circa 460 mentre 100 anni dopo divennero quasi la metà, nonostante la popolazione complessiva della città fosse aumentata di circa 2.500 anime. Cresceva il numero degli accattoni, parallelamente all'aggravarsi della questione agraria, male endemico e causa delle lotte nel Sud dalla fine del '700 in poi.

 
     
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