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L'uomo preistorico

L'uomo preistorico

2.1 I periodi preistorici

Lo studio della Preistoria riguarda quel lungo periodo della storia dell'Uomo che precede i primi sistemi di scrittura. In assenza di documenti scritti, si basa sull'analisi di una immensa mole di oggetti prodotti dall'uomo, in pietra, in osso e in ceramica. In questo campo di indagine rientra anche lo studio di incisioni e pitture rupestri, testimonianza delle attività artistiche o spirituali dell'uomo.

 

Il termine con cui si indica comunemente questo lungo periodo (in Italia databile da circa 1.000.000 a 3.000 anni fa) è "età della pietra", che comprende il Paleolitico, il Mesolitico ed il Neolitico, seguita dall'età dei Metalli (età del Rame ed età del Bronzo).

   
   
 

Il Paleolitico

Il Paleolitico si sviluppa lungo un periodo che, dalle origini, attraverso il Pleistocene (The Pleistocene in english), termina alla fine dell'ultima glaciazione. Si suddivide in tre fasi: Paleolitico inferiore (sino a 130.000 anni fa), Paleolitico medio (sino a 35.000 anni fa), Paleolitico superiore (sino a circa 10.000 anni fa). Nell'arco di questo periodo si sono sviluppate culture distinte, parallelamente alla evoluzione delle diverse specie umane e delle trasformazioni tecnologiche nella lavorazione della pietra. L'economia è basata essenzialmente sullo sfruttamento dell'ambiente in dipendenza delle risorse naturali disponibili (caccia e raccolta).

 
 
Il periodo Paleolitico � segnato dalle glaciazioni.

Il periodo Paleolitico è segnato dalle glaciazioni

 
 
 
Durante il periodo Mesolitico inizia un miglioramento del clima

Durante il periodo Mesolitico inizia un miglioramento del clima

 

Il Mesolitico

Il Mesolitico (databile in Italia meridionale da 10.000 a circa 8.200 anni fa) è un'epoca intermedia che si caratterizza per il passaggio da un'economia di caccia e raccolta, tipica del Paleolitico, ad una basata sulla coltivazione e l'allevamento, propria del Neolitico. Si sviluppa a partire dall'Olocene (l'attuale era geologica) caratterizzato da un miglioramento climatico dopo la fine delle glaciazioni. Il clima più temperato determina l'arretramento dei ghiacciai, l'innalzamento del livello del mare e l'espansione delle foreste temperate. Anche la fauna cambia, adattandosi al nuovo clima. Gli insediamenti umani iniziano a svilupparsi all'aperto, vicino ai bacini acquitrinosi ed ai fiumi, ma le grotte e i ripari non vengono del tutto abbandonati. La caccia, ancora dominante, è progressivamente integrata con la pesca e con la raccolta (in aumento rispetto alle epoche precedenti), soprattutto di molluschi nelle zone costiere.

 
 

Il Neolitico

Durante il Neolitico (databile in Italia meridionale da 8.200 a circa 5.000 anni fa), si diffonde l'economia produttiva, caratterizzata dall'agricoltura e dall'allevamento: l'uomo impara a produrre il cibo e cessa di essere solo predatore. A queste innovazioni economiche corrispondono anche profonde trasformazioni tecnologiche: inizia nel Neolitico infatti la produzione della ceramica e la pratica della tessitura. Gli insediamenti umani sono prevalentemente all'aperto e si sviluppano nella forma del villaggio con capanne e recinti per gli animali (dapprima capre e pecore, poi maiali e buoi). Talvolta i villaggi sono protetti da profondi fossati e situati presso i corsi d'acqua, in prossimità dei primi campi coltivati a grano ed orzo.

 
 
Foresta nel periodo Neolitico

Foresta nel periodo Neolitico

 
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