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16.2 La festa del matrimonio
Lunga e laboriosa era, in genere, la preparazione della festa del matrimonio.

Bisognava preparare il corredo ed a questa attività, cominciata sin dalla prima adolescenza, le donne si dedicavano nel "tempo libero". Biancheria intima, coperte, lenzuola di lino e tovaglie erano tagliate, cucite, ricamate all'aperto, nel vicinato, anche per risparmiare il lume. Per ultima si lasciava la confezione dell'abito da sposa, che si doveva cucire fuori dalla propria casa.

Fino agli anni '40 le spose preparavano due vestiti: quello bianco per la cerimonia, pagato, insieme alle scarpe, al velo ed ai fiori, dallo sposo, e quello nero, che doveva essere indossato in pubblico dopo la prima notte di nozze ed era fornito dai genitori della sposa.

 
 
Adolescenti

La preparazione del corredo nuziale della futura sposa iniziava quando questa era ancora adolescente

 
 
Foto gruppo

Un momento delicato era la revisione della "carta dotale"

Lo sposo indossava un abito nero con la cravatta bianca, divenuto poi un semplice abito grigio. Il sabato si celebrava il matrimonio civile, la domenica il rito religioso: ma la festa era cominciata già da una settimana.

Un giorno intero era dedicato alla "revisione" della dote: il martedì veniva esposto il corredo ed un fiduciario dello sposo controllava che corrispondesse a quanto scritto sulla "carta dotale", redatta durante il "parlamento" dai genitori dei fidanzati. Il danaro veniva dato nelle mani del padre dello sposo, che poi lasciava venisse controllato anche il suo corredo.

 

Durante i sette giorni precedenti le nozze, le donne preparavano e portavano al forno a legna i biscotti e almeno mezzo quintale di piccoli pani, che i fornai poi trasportavano sulle tavole di legno gridando "'U pene de la zite!": si trattava di un pane dorato e fragrante, "color di rosa". Due giorni prima si svuotava un lamione, la grotta-casa tipica del Sasso, portando via letti, mobili: si sistemavano panche e tavoli e si mettevano luci e strisce di carta colorata, disposte ad ombrello.

La sera del venerdì si preparava il letto matrimoniale: tre o quattro donne mettevano tra le lenzuola dello zucchero, o delle campanelle o un pezzo di legno storto, per recare disturbo agli sposi. Si voleva così scongiurare che l'unione non fosse consumata.

Il sabato si svolgeva il rito civile: la sposa, vestita a festa con un giubbino di velluto nero, la gonna di panno e un fazzoletto di seta, guidava un corteo di donne verso il Municipio. Lo sposo seguiva con un abito grigio e sigaro in bocca. Prima del pranzo con le rispettive famiglie si offriva un rinfresco - 'u chemplimente - con biscotti, caffè e rosolio. La domenica mattina la sposa ed il padre aprivano il corteo ed erano seguiti dallo sposo con sua madre.

 
 
Limoncino

Il Limoncino è un liquore tipico

 
 
Corteo matrimoniale

Il corteo matrimoniale, lo sposo con la cravatta bianca

Dietro andavano a coppie i parenti della sposa e in retroguardia i parenti dello sposo. Usciti dalla chiesa, invece, l'ordine si invertiva: gli sposi, insieme, erano seguiti dai parenti di lui e solo in ultima linea i parenti della sposa. Questo indicava il "passaggio", l'alienazione della proprietà della donna. E quest'ordine è ancora seguito, oggi, dal corteo delle automobili!

Qualcuno sostiene che, per ingannare gli spiriti maligni, il corteo percorreva all'andata una strada, che cambiava al ritorno. In chiesa le invitate nubili occupavano l'ala destra, mentre accanto alla sposa sedeva una comare o una parente prossima, che, al momento della comunione, le metteva un fazzoletto di seta sul capo.

 

Era questo un gesto antichissimo, segno di una funzione protettiva nei confronti della sposa, affinchè i demoni le stessero lontani mentre veniva purificata dall'Eucarestia.

Dopo il rito gli sposi facevano un giro per i Sassi e rendevano pubblica la loro unione. Il pranzo si apriva con un "aperitivo", il soffritto di interiora d'agnello, a cui seguiva il piatto tradizionale: brodo d'agnello con cicorie campestri. Finalmente arrivavano la pasta al ragù, l'arrosto di carne, la frutta, il dolce.

Dopo sei ore, trascorse ballando e chiacchierando, si ricominciava con la cena. La festa matrimoniale era tanto più ricca quanto più vuota e povera era l'esistenza di tutti i giorni.

 
 
Letto in ferro battuto

Letto d'epoca, in ferro battuto

 
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