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12.1 Il bambino come rendita
Nel mondo dei Sassi, come in tutte le società contadine, altissima era la natalità.

Le donne giungevano giovanissime al matrimonio e la loro vita feconda era dunque più lunga: le numerose nascite equilibravano l'alto tasso di mortalità e fornivano braccia per il lavoro. Le cattive condizioni economiche erano sicuramente alla base della normale violazione dell'obbligo della frequenza scolastica nei due cicli elementari.

 
 
culla

Una culla

 
 
bimbo studioso

Una foto davvero toccante: nonostante le enormi difficoltà i bambini riuscivano a dedicarsi anche allo studio

I genitori avevano bisogno d'aiuto nei campi o in casa e le scuole, d'altra parte, erano ambienti squallidi, senza riscaldamento e sufficiente illuminazione.

L'analfabetismo nei Sassi era una piaga sociale sin dall'Unità d'Italia.

Qualcosa erano riuscite a cambiare le leggi sull'istruzione elementare, quella Casati del 1860 e quella Coppino del 1877, ma ancora nel 1951, su una popolazione infantile di 3203 unità, più di 300 bambini erano del tutto analfabeti.

 

"...La lentezza con cui si viene superando l'analfabetismo nelle campagne... è dovuta all'inadeguatezza degli sforzi fatti per portare l'alfabeto nelle campagne... alla resistenza delle classi dirigenti e possidenti ad una più larga diffusione dell'istruzione tra i contadini...
Ma l'essenziale spiegazione è nel fatto che un mondo contadino chiuso e fermo non ha bisogno dell'alfabeto, non lo cerca e non lo vuole. Perché mai dovrebbe, infatti, essere richiesto l'alfabeto se la tradizione è solo orale...
se la vita di relazione con l'esterno, che richiederebbe l'uso della parola scritta, è ridotta all'estremo e conserva carattere marginale e discontinuo rispetto alla vita del contadino?..."
(Manlio Rossi Doria)

 
 
Manlio Rossi Doria

Manlio Rossi Doria

 
 

I figli sono considerati, innanzi tutto, braccia da lavoro: le famiglie numerose sono dunque il risultato di necessità economiche e di valori ereditati dal passato. Negli anni '60, questa considerazione cambia: il miglioramento socio-economico determina, da un lato, una minore natalità, dall'altro, una maggiore qualità dell'istruzione e, quindi, maggiori possibilità per i futuri adulti in ambito sociale.

 
     
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