7.2 La maturazione spirituale
Seppure non vi siano fondati documenti sulla sua preparazione, Giovanni non dovette essere privo di mezzi culturali, viste le origini familiari.
A Ginosa, dove arrivò ridotto pelle e ossa e dove i suoi genitori erano sfollati "pro bello", le guerre che i Normanni portavano per il loro rafforzamento sull'intero territorio meridionale, cominciò il suo apostolato.
Fece restaurare una vecchia chiesa e ne fece il primo nucleo di un convento, aiutato dal contributo degli abitanti del centro ionico.
Nobile Crociato
Il Monte Laceno
Sospettato di illeciti traffici - dove prendeva i soldi? si chiedevano infatti i "nemici" della chiesa e gli oppositori dei Normanni vincitori - fu arrestato e poi liberato.
Si recò allora in ritiro sul Monte Laceno, in Irpinia, e poi sul Monte Cognato, nel cuore della Basilicata, dove si incontrò con un altro santo eremita Guglielmo da Vercelli (1085-1142).
Guglielmo, anche lui benedettino, come Giovanni, avrebbe voluto rendere più severa la regola: anche lui, come Giovanni, avrebbe voluto andare in Terra Santa: anche Guglielmo, come Giovanni, decise di rimanere in Puglia, per rendere più santa quella terra.
Guglielmo e Giovanni insieme portarono a compimento la maturazione della loro spiritualità in quel ritiro congiunto.
Giovanni arrivò allora a Bari, la grande capitale normanna sul mare: qui, entrato in contrasto con il Vescovo ed accusato di eresia, fu salvato dal princeps normanno Grimoaldo Alfaranita, che ordinò venisse lasciato libero di andare dove volesse: liberum, quocumque vellet, dimitti.
Tornò quindi a Ginosa e di lì nel 1129 arrivò a San Michele Arcangelo, sul Gargano.
L'antico castello di Pietrapertosa, sul Monte Cognato