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14.1 Il Villaggio neolitico di Murgia Timone

Murgia Timone è l'altopiano che sovrasta il massiccio roccioso posto verso est, di fronte alla Civita, l'antico centro storico, di Matera, dall'altra parte della gravina.

Proprio qui sorgeva il primo villaggio trincerato scoperto da Ridola, cui segue sullo stesso lato della gravina, ma oltre un burrone profondo, il sito trincerato di Murgecchia.

La scoperta del fossato, come spesso accade, fu casuale, ma Ridola capì quasi subito che si trattava di qualcosa di eccezionale.

 
 

Video dell'altopiano di Murgia Timone

 
   
   
capanna neolitica (ricostruzione)
 
 

Ricostruzione del villaggio trincerato di Murgia Timone in età neolitica

 

Capanna neolitica (ricostruzione)

 
         
 
 
fossato di murgia timone

Fossato di Murgia Timone

 

"...La mia attenzione fu richiamata da due singolari ipogei a Murgia Timone, scoperti per caso...
Ad uno di questi che sorgeva in mezzo ad un circolo di pietra... si accedeva per una specie di dromos ( corridoio) fiancheggiato da due muretti a secco... Pensai che i due muretti potessero come in Sicilia celare l'ingresso ad altre tombe...
Invece dietro, scavando... venne fuori un lungo fossato, un'altra opera singolare della mano dell'uomo...
E di nuovo mi trovai di fronte ad una serie di interrogativi: per quale estensione, a quale scopo, con quali arnesi era stato compiuto un così immane lavoro?
Avevo già notato che sul piano di campagna, dove finiva lo scavo effettuato per i sepolcri, seguiva una larga striscia d'erba più verde e più alta."

 
 

"Erano in prevalenza cardi: pensai che il segreto del fosso potesse essere rivelato, e dirò quasi tradito, da quella ricca vegetazione, testimonianza eloquente per l'occhio che non guarda soltanto, ma scruta e vede...
Il viale dei cardi, indice del fosso sottostante, si svolgeva in forma di circolo e questo escludeva che si trattasse di una fossa di scarico o di una via incavata nella roccia...
Il circolo indicava un luogo chiuso e i frammenti d'intonaco che fosse abitato... fosse un gruppo di capanne neolitiche...
Quella che avevo chiamato trincea poteva dirsi un fossato destinato ad isolare e proteggere un villaggio primitivo, fatto di capanne...
Risolvere il problema dell'identificazione del fossato fu opera lunga e disagevole... ma quattro cose mi risultarono evidenti:
1. le dimensioni press'a poco costanti e la regolarità delle pareti rivelavano a prima vista l'opera dell'uomo
2. gli arnesi litici ritrovati parlavano di remota antichità
3. l'assenza di ceramica classica medievale o moderna attestava che il fosso era rimasto ignorato ed intatto come al tempo in cui fu colmato
4. l'analogia con i reperti della Grotta dei pipistrelli parlava di una relazione tra i siti..."

 
 

Il fossato, il cui perimetro complessivo è di 664 metri e che racchiude un'area di oltre 20.000 metri quadri, è di forma quasi ovale, suddivisa in due zone tangenti: l'una, più ovale e più estesa, l'altra, più piccola e tondeggiante.

Sono state individuati, lungo il perimetro del fossato, due accessi al villaggio: uno ad occidente, largo circa 4 m, e l'altro ad oriente, un avancorpo semicircolare definito dal Ridola "lunetta". Gli scavi hanno, infine, messo in luce all'interno del fossato numerose buche ed incavi per l'inserimento di pali in legno, che fanno pensare alla presenza di numerose capanne.

 
 
Rilievo del sito di Murgia Timone

Rilievo del sito di Murgia Timone

 
 
 
Decorazione graffita a linee sottili

Decorazione graffita a linee sottili

 

All'interno del fossato furono ritrovati, non solo da Ridola, ma anche da altri archeologi illustri come U. Rellini e F.G. Lo Porto, che hanno successivamente ripreso le ricerche, numerosi reperti, soprattutto di ceramica graffita, con motivi geometrici diversificati, e dipinta a bande strette rosse o brune.

Sono stati rinvenuti pure frammenti di vasi dipinti all'interno e graffiti all'esterno, altri recanti stilizzazioni di volti umani; ancora strumenti litici in selce e ossidiana, come lame, grattatoi e punteruoli, tre accette in pietra levigata - tipiche del Neolitico - e spatole in osso.

 
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